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Lunaria: pianta splendida anche essiccata

I fiori secchi possono diventare composizioni “fai da te” originali e durature

I fiori secchi possono diventare composizioni “fai da te” originali e durature

La lunaria è una pianta erbacea, ben ambientata nelle regioni italiane. Due specie crescono spontaneamente nel nostro Paese: la lunaria comune e la lunaria meridionale. Esiste una terza specie: la lunaria telekiana, pianta endemica dell’Albania. Sono molto simili, ma la seconda, detta anche “erba d’argento”, è quella più utilizzata per le composizioni di fiori secchi. È una moda tornata in voga negli ultimi anni, anche perché permette di creare vasi e centritavola senza spendere troppo. La lunaria ben si presta a creare composizioni “fai da te” originali e durature nel tempo.

Frutti ovoidali che ricordano la luna
La lunaria produce piccoli frutti dalla forma piatta ed ovale, che, soprattutto dopo l’essiccazione, ricordano molto l’aspetto della luna, come dice il nome stesso, anche per il colore argentato e lucido. È una pianticella erbacea, a steli eretti e ramificati, alti 50-80 centimetri, con foglie triangolari e dentate.
I fiori sono grandi e formati da quattro petali del diametro di circa un centimetro, di colore per lo più violetto intenso; qualche volta sono più chiari o anche bianchi, oppure rossicci, ma non hanno un particolare profumo.
I frutti sono delle grandi e caratteristiche “silique” (si chiamano così i frutti della famiglia delle Crucifere alla quale appartiene la lunaria) di forma ovoidale e contengono da 6 a 8 semi appiattiti, anch’essi di forma ovale.
I semi servono a rinnovare la coltura: vanno tenuti per qualche giorno all’aria aperta affinché completino il processo di maturazione, poi vanno seminati immediatamente. Stanno tornando in voga sia negli orti che nei giardini, ma c’è anche chi pianta la lunaria in vasi sul balcone di casa.

Pianta internazionale con tanti significati
I frutti della lunaria vengono anche chiamati “Medaglioni del Papa”. Nei matrimoni sono utilizzati come ornamento di buon augurio. La leggenda dice che un fiore secco, tenuto nel portafoglio, sia un portafortuna a livello economico per gli sposi. Può essere usato anche come segnalibro, da tenere per sé o da regalare agli amici.
In Asia la lunaria viene chiamata anche “Money plant”, cioè “Pianta dei soldi” per i frutti ovali e argentati che ricordano monete d’argento.
Negli Stati Uniti è conosciuta come “Silver dollars” (“Dollari d’argento”). In Danimarca viene chiamata “Judaspenge” e in Olanda “Judaspenning” (“Monete di Giuda”). Nel passato era usata, nei giochi tra bambini, come finta moneta d’argento con la quale i piccoli simulavano le “compravendite” imitando i grandi.
Facile da coltivare, adatta per belle composizioni
Si tratta di una pianta facile da coltivare. Un grammo di sementi contiene circa 80 semi. È biennale, fiorisce l’anno successivo alla semina. Il periodo più adatto per mettere i semi a dimora nel terreno è quello tra luglio e agosto. In autunno si può seminare nei vasetti. Per favorire le prime fasi dello sviluppo è necessario che la terra sia ben concimata. La lunaria predilige esposizioni parzialmente ombreggiate, ma cresce anche in terreni in cui i raggi del sole non arrivano. È adatta a climi caldi e umidi. In inverno dev’essere protetta dal freddo. Le annaffiature devono essere regolari ma non eccessive. A fine luglio si può recidere il fusto per l’essiccazione. Dopo la raccolta si tengono gli steli per qualche giorno all’aria in un posto soleggiato, legati a mazzetti e con la testa in giù. Per rendere onore alla loro bellezza bisogna sfregare i frutti per togliere le valve, la patina bruna che li ricopre.
A questo punto sono pronti per diventare composizioni personalizzate. La lunaria, infatti, è una delle piante più adatte a creare composizioni “fai da te” di fiori secchi. Per centritavola, composizioni in vaso, quadri e candele ad effetto, vengono fatti essiccare sia lo stelo che il frutto. Gli sposi spesso chiedono ai fiorai di inserire i suoi eleganti fiori secchi nelle composizioni di fiori freschi per creare alzate da sistemare in chiesa o al ristorante. Sono adatti anche a diventare segnaposto durante pranzi o cene particolari.

  La lunaria in “Volo nella notte”di Frances Hardinge
La pianta e i suoi frutti, di buon augurio durante i matrimoni, sono raccontati nel romanzo fantasy “Fly by night” (“Volo nella notte”). L’autrice descrive le vicende di Mosca Mye, una dodicenne, povera e orfana, maltrattata dallo zio con il quale vive. La ragazzina riesce ad evadere dalla situazione drammatica in cui si trova attraverso la lettura, in un mondo in cui i libri sono proibiti. Tra le vicende che permetteranno alla protagonista di arrivare al finale a lieto fine e alla libertà c’è anche quella di un matrimonio in cui i frutti della lunaria vengono regalati agli sposi come buon augurio per la futura vita insieme.

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