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Le più belle le più facili

Ottenere magnifiche fioriture, di cui andare orgogliosi per più mesi all’anno, è un obiettivo alla portata di tutti. Basta scegliere le rose giuste

Possedere un giardino o un terrazzo popolato da rose non è privilegio esclusivo di pochi eletti, ma orgogliosa conquista alla portata di ogni giardiniere, anche se principiante. 
La scelta della tipologia di rose da coltivare è vincolata alla disponibilità di tempo e di cure che si possono riservare alla loro gestione. Se tempo ed esperienza difettano, si trovano in commercio ibridi di rose, dette paesaggistiche, che necessitano di pochi interventi e che sono state selezionate per garantire fioritura continua ed essere naturalmente resistenti ai parassiti e alle più comuni malattie.

BIANCHE, ROSA, ROSSE...
Tra le rose paesaggistiche più facili, adatte alla coltivazione sia in vaso sia in piena terra, c’è la Rosa Alba Meidiland per chi desidera candide fioriture, mentre per chi ama il colore rosa è ormai un classico la Rosa Bonica con fiore a corolla semplice, oppure la Rosa Royal Bonica, una mutazione a fiore doppio. Di colore più carico invece le corolle della Rosa Knock out, rifiorentissima da maggio a novembre. Ci sono poi alcune rose antiche cinesi che hanno la prerogativa di essere in fiore per gran parte dell'anno. Tra queste, la Rosa Mutabilis (nella foto grande), vigorosa e sana, utilizzata anche nelle aiuole pubbliche per le scarse esigenze di manutenzione. Da non sottovalutare neppure la semplice Rosa Canina (nel tondo), la rosa spontanea più comune in Italia. Tra le floribunda, ibridi rifiorenti molto ramificati che presentano infiorescenze raggruppate in grandi mazzi, la Rosa Iceberg produce in abbondanza lungo tutta l'estate magnifici fiori semidoppi di un bel bianco puro. Una rosa antica a fioritura continua è la Rosa Marie Pavie, dai petali rosa carne che scoloriscono al bianco (nel tondo): piacerà soprattutto a chi ha il terrazzo, perchè è la più adatta a essere coltivata in vaso.
 
FIORITURE RIGOGLIOSE
Impostare bene la coltivazione delle rose paesaggistiche può risparmiare lavoro in futuro. Ecco qualche consiglio.
Per crescere bene e fiorire copiosamente, richiedono almeno 6 ore di sole diretto in estate e 4 in inverno. Prediligono in genere terreni a tendenza argillosa e non troppo sabbiosi: perciò vanno messe a dimora in una buca sul cui fondo è stato posto uno strato drenante di argilla espansa o di ghiaia (questo anche nei vasi), Si aggiunge buon terriccio da giardino e una manciata di stallatico maturo, pellettato o cornunghia, un tipo di concime organico a lenta cessione. Si trova tutto nei vivai e nei negozi specializzati. Le rose prosperano in climi asciutti, ma hanno bisogno di acqua nei periodi caldi estivi, quando occorre innaffiare abbondantemente una volta alla settimana alla mattina presto o alla sera dopo il tramonto, evitando che l'acqua vada sulle foglie per non favorire lo sviluppo di malattie funginee. Per scoraggiare la crescita delle erbe infestanti e al contempo mantenere umido il terreno, meglio aggiungere al piede un strato di pacciame (foglie secche o corteccia).
Verso la metà di novembre si distribuisce concime organico che sarà poi assorbito dal terreno durante tutto l'inverno.
In generale, infine, perchè siano sempre forti e ricche di fiori tutte le rose paesaggistiche necessitano di un solo intervento annuo di potatura a fine inverno, quando compaiono le prime gemme. Con le cesoie ben affilate e disinfettate si eliminano i fusti malati e più vecchi: il taglio va fatto al di sopra dell’ultima gemma.

PARASSITI ADDIO
Gli insetti indesiderati più temuti dalle rose sono gli afidi: si nutrono della linfa della pianta e, pur non compromettendone la sopravvivenza, arrecano danni estetici che condizionano anche la buona crescita della pianta. 
Una presenza massiccia di afidi può essere dovuta a un’eccessiva concimazione azotata: verificate che non sia questo il problema. Per una lotta biologica e rispettosa dell'ambiente, una soluzione è introdurre insetti antagonisti che si nutrono dell'odioso parassita: per esempio, le comuni e belle coccinelle, in vendita nei consorzi agricoli o reperibili presso ditte specializzate, anche attraverso il web (www.coccicoccinella.it)
Per ottenere invece un efficace repellente naturale, si può preparere una soluzione di scaglie di sapone di Marsiglia all'olio di oliva sciolte in acqua tiepida, metterla in un flacone spray e vaporizzare su fusto e foglie una volta alla settimana, in una mattina di sole. 

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